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A caccia di musica con le armi del teatro, alla scoperta dell’arte accogliente

24 gennaio 2017, Teatro Comunale di Bologna.
Più che un luogo un topos: qui Rossini e Verdi hanno visto le loro opere messe in scena, da qui sono passati tutti i più grandi direttori d’orchestra (Toscanini, Furtwängler, von Karajan), i più dotati cantanti (Tito Schipa, Beniamino Gigli, Renata Tebaldi) e i più famosi registi (Luca Ronconi, Bob Wilson, Werner Herzog).
Insomma, un tempio della musica, un teatro come uno si immagina il teatro, con i velluti verdi, gli stucchi e i marmi, con il sipario, i palchetti e la piccionaia.
Un luogo del bello. Un luogo bello.

Talmente bello che quando noi del Teatro dell’Argine ci siamo entrati per chiedere al Direttore Fulvio Macciardi di collaborare a Futuri Maestri, ci siamo sentiti intimiditi e spaventati: con che faccia entriamo a chiedere di portare dentro al tempio 1000 ragazzini e ragazzine? Con che coraggio proponiamo al tempio percorsi inconsueti, che permettano ai 1000 di avvicinarsi ad esso senza temerlo o sentirsi inadeguati?

Come ci si avvicina all’arte e ai luoghi d’arte e di cultura? Perché non sempre e non tutti ci sentiamo a casa nostra in un teatro, in un museo o in una biblioteca? Perché non si fatica a comprendere che lo sport fa bene alla salute e alla persona, mentre è difficilissimo pensare questo del teatro? Perché in Italia, patria dell’arte e della cultura, circa l’80% delle persone non mette mai piede in questi luoghi? Non è solo una questione di denaro, questo lo si sa: è questione di sentirsi accolti, di non trovare barriere, architettoniche o intellettuali, di trovarci la bellezza, quella vera, in questi luoghi. Di sentirli propri.

Con questo spirito e questi pensieri in testa ci siamo avvicinati al tempio e…
E il tempio, il Teatro Comunale di Bologna, ha spalancato le sue porte.
Insieme a loro, faremo succedere molte cose, di cui vi racconteremo: laboratori, una serata speciale, la partecipazione del Coro di Voci Bianche al gruppo dei Futuri Maestri.

Intanto, il 24 gennaio 2017, una squadra di attori e attrici del Teatro dell’Argine ha condotto un gruppo di 80 bambini e bambine della II A e della III A della Scuola Primaria Silvani di Bologna e della V A e della V B della Scuola Primaria Don Milani di San Lazzaro attraverso i meandri del Teatro Comunale di Bologna. E lo ha fatto non secondo gli stilemi della “visita guidata per le scuole”, bensì trasformando questo cammino in un’esplorazione, in una caccia al tesoro teatrale e musicale, per metà gioco, per metà momento di scoperta.
Gli 80 si sono aggirati come detective alla ricerca di indizi per ritrovare la perduta Madama Musica e, così facendo, hanno scoperto che nella piccionaia non vivono i piccioni, che anche lo spartito ha una sua storia, che un teatro non è solo il palcoscenico e che i grandi personaggi della musica hanno tanto da dirci.
Si sono divertiti, incuriositi, emozionati. E noi con loro, noi-grandi-tornati-bambini insieme a loro.
Perché forse noi-grandi possiamo raccontare a loro-bambini cosa sono l’arte e la musica e la storia di un teatro.
Ma l’emozione sono loro-bambini a insegnarci che cos’è e come ti scuote, se ti lasci scuotere. Perché loro sono i Futuri Maestri dell’Emozione.
E allora, che la Futura Scuola abbia inizio!

Foto di Luciano Paselli

 

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